Le lobbies sono gruppi di pressione che cercano di influenzare dall'esterno le deliberazioni delle istituzioni pubbliche

La politica ci ha “regalato” questo mondo ed in qualche modo bisogna reagire

Paolo Latini ci fa conoscere la “Strada Bianca”

di Gianfranco Ruggiero

L’Associazione “Strada Bianca”, nata in provincia di Treviso ma ormai operativa in tutto il Veneto, sta portando avanti un progetto rivoluzionario per individuare le sementi antiche e autoctone, e molto altro. Ma perché rivoluzionario? Perché ha il coraggio di pensare altrimenti e di non cedere al “ci hanno detto di fare così”. Paolo Latini è il Presidente dell’Associazione “Strada Bianca” che ringrazio per aver accettato questa intervista.

Vuole aggiungere qualche parola sulla vostra attività?

Sì, molto volentieri. “Strada Bianca” si occupa sostanzialmente di recuperare e di redistribuire semi antichi di ortaggi e anche di frutta antica autoctona a piede franco (piante non innestate, nelle quali le radici e il fusto sono di un'unica pianta e per questo riproducibili autonomamente). Ci occupiamo, inoltre, di recuperare razze antiche di galline autoctone italiane che dal nostro punto di vista e secondo i nostri studi è il vero unico animale da cortile che si possa considerare sostenibile e quindi in termini di autonomia alimentare è l'unico vero animale che riesca a essere autonomo e, nel contempo, fornire proteine animali quantomeno con le uova.

Ma come è nata l’Associazione, coltivava già dei campi?

Trent’anni fa comprai un rustico in provincia di Treviso anche con l’idea di realizzare un orto per cibarmi dei prodotti che la terra mi avrebbe donato e che sicuramente sarebbero stati di ottima qualità e “diversi” da quelli del supermercato. Avendo poca esperienza mi sono rivolto ai miei vicini che mi hanno consigliato di andare al consorzio agrario a comprare le piantine anziché i semi. Ovviamente, poiché volevo creare l’orto da zero, comprai i semi. Ho coltivato queste piantine che sono nate ma, con mia grande sorpresa, al secondo anno ho scoperto che i semi prodotti erano sterili e quindi mi sono visto costretto a comprare una seconda volta le sementi del consorzio e questa la ritenevo una vera e propria dipendenza che si sarebbe protratta costante negli anni. Quel che è peggio è che nel corso del tempo scoprii che questi semi non solo erano sterili ma ancorché capitasse che fossero fertili, erano protetti da royalties cioè le case produttrici di questi semi ne detengono la proprietà intellettuale e questo impedisce a chiunque li compri di poterli riprodurre. Semi prodotti in maggior parte in Olanda. Una persona in Sicilia è stata condannata a 18 mesi di galera e 150 mila euro di multa perché ha “colpevolmente” riprodotto una pianta protetta “dal copyright”. Nella fattispecie da un seme di pomodoro comprato al consorzio è cresciuta la pianta, ha tagliato un rametto e ha fatto una Talea, che è una tecnica di riproduzione delle piante, quindi l’ha fatta radicare e l’ha piantata. Questa cosa non è possibile farla perché i semi sono protetti da royalties. 

Personalmente lo trovo assurdo ma proseguiamo con l’intervista. È facilmente intuibile che le vostre coltivazioni non vedano prodotti chimici

La ringrazio per la domanda. Secondo l'istituto superiore per la ricerca ambientale nelle nostre acque sono presenti fino a 250 fitofarmaci per fonte di acqua anche in profondità. Non vogliamo assolutamente essere complici ed abbiamo deciso di recuperare i terreni per convertirli all'agricoltura naturale. La tecnica che utilizziamo è creare quelle che noi chiamiamo gilde cioè un ambiente naturale che non è una piantagione massiva e monotematica ma un terreno dove convivono i vari ambienti che normalmente si sviluppano in natura. Un po' di bosco oppure siepi, una zona umida e quindi un pascolo, un seminativo, un orto. Questo aumenta significativamente la difesa reciproca tra un ambiente e l'altro favorendo l'insediamento di ogni tipo di animale e ogni tipo di pianta e permettendo di nutrirci in modo più naturale.

Lo ritengo molto interessante. Un’ultima domanda relativa ai giovani. Riuscite a coinvolgerli?

Oltre ai vari corsi aperti a tutti, abbiamo anche l’interessante progetto di far breccia nei giovani delle scuole medie. Abbiamo degli orti naturali che curiamo in sinergia con i ragazzi e gli facciamo anche allevare le galline. Un aneddoto divertente da raccontare e avvenuto quando alcuni ragazzi hanno assaggiato i prodotti dell’orto ed uno di loro ha esclamato: “caspita! ma questo sa veramente da pomodoro!” E anche queste sono soddisfazioni che stimolano a proseguire.  

Ringrazio Paolo Latini e l’Associazione “Strada Bianca”. Bravi! D’altronde la politica ci ha “regalato” questo mondo ed in qualche modo bisogna reagire. È ormai risaputo che nelle immediate vicinanze del Parlamento Europeo sorgano le sedi di numerose lobbies. “Le lobbies sono gruppi di pressione che, in nome di interessi economici specifici o cause politiche generali, cercano di influenzare dall'esterno le deliberazioni delle istituzioni pubbliche. Esse sono attori necessari, e non solo legittimi, della politica democratica, in quanto forniscono (o possono fornire) un contributo informativo importante ai parlamentari. Poiché in democrazia si governa attraverso le leggi e poiché le materie oggetto delle leggi sono spesso tecniche, è inevitabile che i parlamentari ricorrano a informazioni e competenze esterne.” (Sergio Fabbrini - il Sole 24 Ore del 19 dicembre 2022) Non si può fermare il progresso”, “il glifosato è cancerogeno per gli animali ma non per l’essere umano - relazione OMS 2016”. Importiamo grano (OGM) dal Nord America dove se ne fa largo uso, la coltivazione OGM è attualmente vietata in Italia ma non l’importazione dei prodotti OGM, basta etichettarli come previsto per “avvisare” il consumatore. Come avverrà per le farine di insetti, basta etichettare correttamente. Non possiamo farci nulla, ce lo chiede l’europa. Questa volta abbiamo solamente sfiorato l’argomento agricoltura ma di argomenti ce ne sarebbero un’infinità ed il “gioco” è sempre il medesimo.