C’è un atteggiamento comune che periodicamente mi sorprende. Ogni volta ci ricasco e rimango allibito nonostante sappia quanto sia diffuso. Si chiama indifferenza.
L’indifferenza è una piaga, un’epidemia, un morbo della peggior specie. Gli indifferenti sono gli ignavi che addirittura il sommo poeta Dante Alighieri disprezzava a tal punto da prevedere per loro la punizione di correre nudi per l’eternità, punti da vespe e mosconi in un limbo tra paradiso e inferno. Ora, essere indifferenti significa fregarsene completamente di quello che succede intorno a noi, ma secondo me oggi, nell’epoca dei social, vuol dire anche non esprimere il proprio pensiero. E la fuori sono sempre di più quelli che non hanno nemmeno il coraggio di dire come la pensano, per il timore di perdere consensi o qualche like o follower. O peggio ancora per opportunismo.
Notate bene quanti sono i personaggi pubblici, gli influencer, i cantanti o gli artisti che, qualsiasi cosa succeda nel mondo, non aprono mai bocca a riguardano. Nel loro universo incantato, va sempre tutto bene e stanno sempre molto attenti, a non prendere mai alcuna posizione… perché così facendo, non scontentano nessuno.
Questo messaggio, questo sassolino nella scarpa, è anche per loro: la vostra indifferenza puzza di omertà, di codardia, di complicità. Ricordate inoltre che neutralità e silenzi, favoriscono sempre gli oppressori, mai le vittime.
Qualche vecchio saggio diceva… “Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare.”